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Cooperazione allo sviluppo

 

Cooperazione allo sviluppo

 Cooperazione allo Sviluppo in Pakistan

Una sintesi dei programmi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo

1. Generalità e background

Il Pakistan rientra tra i Paesi prioritari per la nostra politica di Cooperazione allo Sviluppo, con investimenti concentrati sul supporto al mondo rurale, la tutela dell’ambiente, delle risorse naturali e del patrimonio, gli aiuti umanitari, e gli interventi di emergenza. Data la situazione politica, economica e sociale, il paese rappresenta una delle realtà più complesse per gli aiuti internazionali, anche per le concrete difficoltà di realizzazione e monitoraggio degli investimenti sul terreno. Dal 2012 è stata resa operativa a Islamabad una unità di supporto all’Ambasciata, che ha avviato il processo di attuazione, monitoraggio e coordinamento dei programmi in corso, ed e’ divenuta Ufficio in Pakistan dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), a partire dal gennaio 2016, in applicazione della Legge 215/2014.

La Cooperazione allo Sviluppo italiana finanzia in Pakistan un articolato pacchetto di interventi, per un totale di circa 215 milioni di Euro, con progetti a dono, crediti di aiuto agevolato, conversione del debito e supporto al sistema multilaterale. Tale ammontare ci colloca tra i principali donatori comunitari di Islamabad, dopo USAID (maggiore donatore bilaterale con 5 miliardi di dollari), e la Cooperazione inglese (Dfid), ma comparabile alla Germania e altri bilaterali (Giappone, Australia e Canada).

2. Principali programmi in corso:

a. Programma multi-settoriale di conversione del debito – 80 milioni di Euro, istituito attraverso un accordo di conversione del debito (Pakistan - Italy Debt-Swap Agreement), attivo dal 2009. Ha progetti di sviluppo in esecuzione in tutte le province nei settori dello sviluppo rurale, della salute, dell’educazione, delle infrastrutture e dell’ambiente, inclusa la conservazione del patrimonio culturale;

b. Programma a credito umanitario (Citizen’s Damage Compensation Program-CDCP II) – 57.75 milioni di Euro, istituito a seguito delle devastanti inondazioni del 2010 a supporto finanziario diretto (cash-transfer) delle comunità colpite, con uno schema multi - donatori, finalizzato a ridurre l’impatto dei disastri naturali sulle comunità rurali;

c.  Programma di riduzione della povertà nelle Aree di frontiera (PPAF/PPR) – 40 milioni di Euro, investimenti per lo sviluppo rurale, attraverso azioni di sviluppo comunitario in aree remote del Baluchistan, Khyber Pakhtunkhwa e Federally Administered Tribal Areas (FATA) di regioni confinanti con l’Iran e l’Afghanistan, finalizzato al rafforzamento socio-economico delle comunità rurali tramite l’accesso ai servizi di base.

La presenza delle Ong Italiane e’ ridotta in ragione delle severe condizioni di sicurezza e delle difficoltà’ di seguire, monitorare e valutare le azioni sul terreno, che richiede complesse e laboriose procedure istituzionali per l’ottenimento dei permessi di visita nelle aree di progetto (NOC). Tradizionalmente, sono presenti in Pakistan il CESVI (Bergamo), ISCOS (Roma), e recentemente il CESTAS
(Bologna), attraverso gli schemi di formazione e assistenza tecnica connessi al programma PPAF.

3. Nuova programmazione a credito

E’ stata approvata la programmazione di due nuovi crediti di aiuto per un totale di 40,5 milioni di Euro sui temi
dell’agricoltura e della sicurezza alimentare.

Il primo, per 20 milioni di Euro, è relativo al programma di Formazione
Professionale, Sviluppo delle Competenze e Divulgazione in Agricoltura (TVET) promosso da enti di formazione e ricerca governativi come NARC e PARC e altri enti specializzati, che identifica una serie di iniziative tecniche in tutte le province del paese nelle aree che risultano essere le più idonee allo sviluppo della frutticoltura da reddito in base ai criteri di analisi adottati. Il concetto chiave su cui ruota la proposta si concentra sulla riorganizzazione del sistema produttivo frutticolo attorno al quale creare un sistema sostenibile di educazione certificata a favore del settore privato (con particolare enfasi verso l'inclusione dei giovani e delle donne) e pubblico, vero e proprio volano del  settore agricolo Pakistano. Le iniziative coinvolgono circa 42.000 beneficiari diretti, e prevedono la riabilitazione di oltre 20 centri di formazione e ricerca e la costituzione /rafforzamento di 120 associazioni di produttori/agricoltori.


Il secondo, per 20,5 milioni di Euro, è relativo al co-finanziamento Italiano all’Iniziativa di Trasformazione Economica in Gilgit–Baltistan (ETI-IFAD) che persegue un approccio olistico ed integrato per lo sviluppo delle filiere, inizialmente di albicocche e patate, successivamente di altri prodotti promettenti del GB. Ciò comporta l’educazione, lo sviluppo di competenze e capacità, la messa in rete degli operatori lungo l’intera filiera, il miglioramento delle infrastrutture ed un favorevole supporto istituzionale. L’obiettivo generale del programma è quello di migliorare i redditi e ridurre la povertà e la malnutrizione nelle aree rurali della regione del Gilgit–Baltistan.
L’obiettivo specifico è l’aumento del reddito generato dalle attività agricole e l’aumento dell’occupazione per 100.000 famiglie rurali di piccoli proprietari terrieri del Gilgit-Baltistan. Il contributo italiano, allineandosi e partecipando alle attività promosse dal programma, mira a riportare l’attenzione sulle tematiche ambientali e di sviluppo sostenibile legate alla tradizionale attività della Cooperazione Italiana nella Provincia.

Un terzo credito per 43,15 Milioni di Euro (tecnicamente predisposto, ma non ancora inserito in programmazione), ha l’obiettivo di contribuire a ridurre la povertà, la vulnerabilità e l’insicurezza alimentare della popolazione del Waziristan del Nord, una delle aree più povere ed arretrate del Pakistan, migliorarne le condizioni socio-economiche e ridurre nel contempo la crisi energetica del paese, con un intervento complementare e sinergico finanziato da USAID. E’sostanzialmente mirato al reinserimento delle popolazioni sfollate a seguito delle operazioni di lotta al terrorismo nell’area.

E’in fase di studio un credito di aiuto richiesto dal Ministry of Petroleum & Natural Resources per investimenti nelle energie rinnovabili, per 15 milioni di Euro, basato su positivi analoghi investimenti condotti nel quadro della Conversione debitoria (PIDSA);
E’stata recepita una richiesta da parte del Governo Provinciale del Khyber Pakhtunkhwa per uno schema di formazione professionale e interventi nel settore del Patrimonio, basato su positive esperienze condotte - sempre nel quadro PIDSA - per un credito di aiuto di 6 milioni di Euro.

4. Nuova Programmazione a dono

La Cooperazione Italiana ha recentemente approvato la programmazione multilaterale a dono proposta dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Islamabad, nei settori:

· Diritti umani con enfasi sul quadro lavorativo;

· Gestione delle risorse naturali e dell’ambiente e Cambiamenti Climatici;

· Educazione e conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale;

· Assistenza ai rifugiati e gestione dei flussi migratori.

Verranno quindi finanziate le quattro proposte
presentate da UNHCR, UNDP, ILO e UNESCO per un totale di 7,5 milioni di Euro per il prossimo biennio.

· La proposta della International Labour Organization (ILO) ‘Promotion of decent work opportunities for the economic empowerment of
vulnerable segments of society’ prevede un’iniziativa regionale per promuovere opportunità di inclusione economica e sociale per i rifugiati afgani.

· Il Progetto da realizzare con l’UNDP ‘Improvement of CKNP Management System as model for mountain ecosystems of Northern Pakistan’ prevede il consolidamento delle attività di sviluppo sociale e economico, e di conservazione delle risorse naturali, a suo tempo avviate nel Parco del Karakorum Centrale (CKNP - Provincia del Gilgit-Baltistan), attraverso finanziamenti della conversione del debito italo - pakistano.

· I due progetti UNESCO: ‘Support to National Capacity Building to Realize Girls’ Right to Education in Khyber Pakhtunkhwa and Punjab Provinces’ e Safeguarding Culture through Heritage Education & Awareness Raising si propongono obiettivi di inclusione sociale, integrando fortemente pratiche di conservazione del patrimonio.

· Il Progetto ‘Investing in Youth Empowerment and Resilience Building towards Lasting Solutions to Protracted Displacement and Stabilization of Populations’ di UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees) ha per obiettivo la realizzazione di un complesso di investimenti locali per l’inclusione economica dei rifugiati afgani in Pakistan, nei settori dell’educazione, del trasferimento di capacità tecniche, dedicate in particolare ai giovani.


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