Saidu-Sharif 25/10/2025 : Si è tenuto a Saidu-Sharif, capoluogo dello Swat, l’evento commemorativo del 70esimo anniversario della Missione Archeologica Italiana in Pakistan. 
La storia inizia nel 1955, quando l’ultimo Wali dello Swat lanciò un programma visionario per preservare i tesori archeologici della valle e invitò il professor Giuseppe Tucci, pioniere degli studi buddhisti e tibetani, a fondare la Missione Archeologica Italiana nello Swat gettando le basi per lo studio moderno della civiltà del Gandhara e del ricchissimo patrimonio culturale del Pakistan.
L’ambasciatrice Marilina Armellin ha aperto l’evento sottolineando come questo traguardo sia motivo di orgoglio. Gli esperti italiani continuano infatti a essere profondamente impegnati nel paese e nel corso delle generazioni, il loro lavoro svolto in collaborazione con i colleghi pakistani ha svelato molte delle meraviglie archeologiche del Pakistan. Questa duratura collaborazione riflette il costante impegno dell’Italia nel preservare il patrimonio culturale del Pakistan e promuoverlo sulle piattaforme internazionali come patrimonio mondiale UNESCO.
La missione archeologica si sta ora muovendo verso nuovi orizzonti, tracciando un cammino verso obiettivi di sviluppo sostienile e la celebrazione del 70° anniversario segna anche il lancio del nuovo progetto “Khyber PATH”, realizzato dall’Università Ca’ Foscari in partenariato con la Direzione Generale per l’Archeologia e i Musei del Khyber Pakhtunkhwa, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Il patrimonio culturale è infatti un fattore chiave per lo sviluppo economico e l’inclusione sociale e su tale base, il progetto mira a creare opportunità di lavoro e promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso il patrimonio culturale e il turismo responsabile.
